Infangati e contenti: sollevati da invalidanti patologie osteo – articolari e dalla conseguente schiavitù dai farmaci, dalle pesanti limitazioni causate dai reumatismi, dai dolori provocati dalle più comuni lesioni post-traumatiche; ma anche, più semplicemente, rigenerati dalla loro preziosa funzione riequilibrante, detossinante, rimineralizzante e antistress, che regala bellezza e benessere al corpo.
Sono davvero tante e preziose le proprietà dei fanghi termali, protagonisti di numerosi trattamenti che le Terme Pompeo propongono ai loro ospiti tanto a scopo terapeutico quanto estetico: si tratta infatti di caratteristiche che, benché note sin dalla più remota antichità, sono state anche di recente riprese in esame da ricerche scientifiche che, oltre a confermarne la validità, hanno fornito accurate indicazioni sul loro impiego al fine di ottimizzarne l’efficacia.
Da non confondersi, naturalmente, con il fango così come si è comunemente abituati a immaginarlo – una poco gradevole poltiglia di terra e acqua – il fango termale è formato da una componente solida, generalmente di natura argillosa, con materiali di origine rocciosa provenienti dall’azione erosiva sviluppata dalle sorgenti di acqua minerale, che ne costituisce la componente liquida e che è ricca di sostanze chimiche di varia natura, dal ferro al calcio, dallo zinco allo iodio. La commistione fra le parti liquida e solida si verifica dopo un periodo di maturazione al cui termine il prodotto acquista caratteristiche chimico – fisiche diverse da quelle originali, assumendo proprietà terapeutiche.
La natura sulfurea delle acque delle Terme Pompeo conferisce ai fanghi, qui utilizzati nel nuovissimo reparto di Fangoterapia quasi sempre unitamente a programmi di massoterapia e a bagni) che ne amplificano l’efficacia, proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e rilassanti. Queste caratteristiche li rendono particolarmente efficaci per la cura delle affezioni che interessano l’apparato osteo-articolare: cervicalgie, reumatismi, artriti, osteoporosi, tendiniti e, in modo particolare, dell’artrosi, malattia degenerativa che interessa le articolazioni e che rappresenta una delle più frequenti cause di disturbi dolorosi; colpisce infatti circa il 10% della popolazione adulta e il 50% delle persone che hanno superato l’età di 60 anni.
Su questa diffusa e spesso invalidante patologia l’azione esercitata dai fanghi termali si articola a livello locale e generale. L’azione combinata di zolfo, sali minerali e calore (i fanghi sono applicati infatti a una temperatura di 45 – 50 gradi) ha un effetto antalgico immediato; localmente stimola la circolazione sanguigna, favorendo l’allontanamento delle sostanze nocive connesse con l’infiammazione; più in generale libera le sostanze tossiche puntualmente presenti nelle situazioni patologiche e protegge e stimola il metabolismo cartilagineo.
Al termine di cicli di 12 – 15 applicazioni seguite da un bagno o una doccia e da almeno mezz’ora di riposo o “reazione” in posizione orizzontale, che è consigliabile ripetere 2/3 volte l’anno per almeno 3 anni consecutivi, è solitamente possibile recuperare totalmente o in buona parte le capacità motorie compromesse dalla patologia e, cosa non meno importante, ridurre i farmaci – e i conseguenti effetti collaterali nocivi – che solitamente si assumono per combattere questa malattia.